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Diario

Pubblicato il 18/07/2020

Messaggio del SINDACO di Almenno San Bartolomeo Alessandro Frigeni in occasione della Commemorazione Comunitaria “La Carezza della Comunità” in data 18 luglio 2020


Cari Concittadini e Care Concittadine

Ci troviamo qui stasera tutti insieme per ricordare i nostri concittadini deceduti in questi mesi di pandemia, per manifestare il nostro affetto nei confronti dei loro familiari e per ringraziare i nostri concittadini che hanno operato “in prima linea” per aiutare la popolazione in uno dei momenti più drammatici e difficili della storia del nostro paese.

Permettetemi innanzitutto di ringraziare il nostro Parroco Don Giulivo Facchinetti e il Vice Sindaco Massimo Todeschini che hanno organizzato questo momento commemorativo e i volontari della Protezione Civile Bergamo Ovest, che ci hanno offerto il loro prezioso supporto nell’organizzazione di questa commemorazione.

Credo che ognuno di noi conservi dei ricordi molto personali di questo terribile periodo che abbiamo vissuto, un periodo che credo nessuno di noi avrebbe mai immaginato di vivere; ci vorrà molto tempo per rielaborare i ricordi, pensieri, le immagini, i traumi e le paure di questo tempo di pandemia, soprattutto da parte di coloro che sono stati colpiti direttamente dal virus a livello personale e familiare.

Non è semplice provare a dare una chiave di lettura a questa tragedia ma credo che le parole che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha pronunciato il 28 giugno al Cimitero Monumentale di Bergamo in occasione della Messa da Requiem possano esserci in qualche modo di aiuto, e per questo ho pensato di leggerne alcuni passaggi particolarmente significativi: “Il destino di tante persone e delle loro famiglie è cambiato all´improvviso. Vite e affetti strappati, spesso senza un ultimo abbraccio, senza l´ultimo saluto, senza poter stringere la mano di un familiare. Tutti conserviamo nel pensiero immagini che sarà impossibile dimenticare, cronache di un dolore che hanno toccato la coscienza e la sensibilità di tutto il paese, ma che, per chi le ha vissute personalmente, rappresentano cicatrici indelebili".

E ancora "Questi mesi, contrassegnati da tanta, intensa, tristezza, ci hanno certamente cambiato. Hanno in larga misura modulato diversamente le nostre esistenze, le nostre relazioni, le nostre abitudini. Dire che, d´ora in poi, la nostra vita non sarà come prima non è la ripetizione di un luogo comune Non sarà come prima perché ci mancheranno persone care, amici, colleghi. Non sarà come prima perché la sofferenza collettiva, che all´improvviso abbiamo attraversato ha certamente inciso, nella vita di ciascuno, sul modo in cui si guarda alla realtà. Sulle priorità, sull´ordine di valore attribuito alle cose, sull´importanza di sentirsi responsabili gli uni degli altri".

Difficile aggiungere altre parole a quanto ci ha detto il Presidente Mattarella, posso solo dire che ci siamo scoperti improvvisamente fragili e indifesi di fronte a questo nemico misterioso, ma al tempo stesso questa situazione ci ha fatto riscoprire il valore della solidarietà umana e dell’aiuto reciproco, il senso di comunità e, non da ultimo, il principio della responsabilità collettiva, laddove il benessere di tutti dipende dai comportamenti di ognuno di noi.

Il mio pensiero non può che ritornare a quei durissimi giorni di marzo quando, in un silenzio surreale rotto solo dal suono delle campane a lutto e delle sirene delle autoambulanze, con i miei collaboratori cercavamo di informare in modo il più possibile esaustivo e capillare i nostri concittadini preoccupati e spaventati da quel che stava succedendo, cercando da un lato di far capire loro la gravità della situazione affinchè non vi fossero comportamenti superficiali e al tempo stesso cercando di rassicurarli affinchè non venisse meno la speranza; pur nell’angoscia e nel timore per la salute nostra e dei nostri familiari, abbiamo cercato di mantenere la lucidità necessaria per operare le scelte più giuste al fine di contenere il contagio richiamando i nostri concittadini al rispetto delle norme comportamentali imposte dalle autorità governative e regionali.

Credo che i veri eroi di questo drammatico tempo siano stati soprattutto coloro che hanno combattuto questo terribile virus negli ospedali, nelle terapie intensive, nelle case di riposo, negli ambulatori e nelle case degli ammalati: gli operatori sanitari (medici, medici di base, infermieri, ausiliari, volontari soccorritori, ecc…) che hanno rischiato la loro stessa vita per salvare quella degli altri; è per questo che stasera li vogliamo ringraziare donando loro, a nome di tutta la comunità, un attestato di gratitudine, un gesto semplice ma fatto con il cuore.

Per quanto riguarda la nostra comunità almennese fin dall’inizio dell’emergenza abbiamo intuito che con gli strumenti ordinari a disposizione dell’Amministrazione Comunale non avremmo potuto rispondere a tutti i molteplici bisogni della comunità; in momenti di straordinarietà servono strumenti straordinari; per resistere a questa tempesta abbiamo ritenuto pertanto necessario coinvolgere tutta la comunità e in particolare tutta la rete delle associazioni di volontariato del paese; è nato così Gruppo Operativo per l’Emergenza Coronavirus, coordinato dal Vice Sindaco e Assessore ai Servizi Sociali Massimo Todeschini (che ringrazio di cuore per il grande impegno profuso nelle settimane emergenziali), al quale hanno aderito fin da subito tanti cittadini e tanti volontari delle associazioni del paese, che stasera vorremmo ringraziare donando anche a loro un piccolo riconoscimento per tutto quello che hanno fatto per la nostra comunità.

Grazie all’aiuto di queste persone il Gruppo Operativo, in stretto coordinamento con l’Unità di Emergenza Sociale sovracomunale coordinata dal mio predecessore Gianbattista Brioschi (che ci ha supportato con la sua consueta grande disponibilità), è riuscito ad effettuare diversi interventi in favore della popolazione, tra i quali ad esempio:
-la consegna di farmaci e alimenti a domicilio per le persone in quarantena e per le persone anziane sole e prive di una rete familiare di supporto;
-la distribuzione "porta a porta" delle mascherine;
-l’erogazione dei buoni spesa in favore nuclei familiari in difficoltà;
-il supporto alla rete dei negozi di alimentari che hanno effettuato le consegne a domicilio;
-il pattugliamento del territorio finalizzato a verificare il rispetto da parte della popolazione delle disposizioni governative e regionali sugli spostamenti delle persone;
-la sanificazione delle vie e degli edifici pubblici e ad uso pubblico del paese.

Un sentito ringraziamento va anche a tutti i dipendenti comunali che in questi difficili mesi si sono prodigati per garantire i servizi essenziali alla cittadinanza; un ringraziamento che invece voglio fare a titolo personale è a tutti i miei collaboratori dell’Amministrazione Comunale: assessori e consiglieri delegati, per il grande lavoro che hanno svolto a sostegno della comunità, ognuno secondo le proprie deleghe e competenze.

Detto questo credo sia giusto e necessario guardare avanti e provare a ripartire, sarebbe però a mio modesto parere un grave errore pensare che tutto ritorni come prima, i dati epidemiologici ci suggeriscono una giusta cautela ed è necessario tenere alta la guardia e continuare a rispettare le norme comportamentali che ci vengono impartite mediante le disposizioni governative e regionali.

Ci auguriamo ovviamente che i meccanismi che regolano il nostro sistema sanitario vengano perfezionati facendo tesoro anche di ciò che non ha funzionato durante il primo periodo di pandemia, in modo tale da non farci più trovare impreparati di fronte ad eventi simili.

Condividiamo tutti una forte preoccupazione per le conseguenze negative che la crisi economica dovuta al lockdown potrà produrre nel tessuto sociale; la possibilità che vadano perduti dei posti di lavoro è purtroppo concreta e proprio per questo è fondamentale iniziare fin da ora a programmare adeguate misure di sostegno per le famiglie in difficoltà.

In tal senso il fondo “Ricominciamo Insieme” istituito dalla Diocesi di Bergamo con la collaborazione delle Parrocchie (tra cui la nostra) rappresenta sicuramente un’iniziativa molto valida, così come ci auguriamo possano essere altrettanto valide le misure che l’Amministrazione Comunale sta studiando per sostenere economicamente le fasce sociali maggiormente colpite dalla crisi.

Concludo con un auspicio: se saremo capaci di affrontare anche questa sfida che ci attende con lo stesso spirito di coesione e di solidarietà sociale che abbiamo mostrato durante i mesi difficili della pandemia sono convinto che potremo farcela anche stavolta.

Grazie per l’attenzione.

Il Vostro Sindaco
Alessandro Frigeni
 
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